domenica 29 gennaio 2012



Mi mangiarono una gamba i Cannibali delle Hawaii
e un braccio se l'è preso un pescatore di Shanghai.
La corda dell'arpione l'altra gamba s'è fregata
e un occhio me l'ha tolto una carogna di pirata.
Un piranha brasiliano mi portò via un coglione
e un altro mi è rimasto nel mare del Giappone.
I denti li ho perduti, capelli non ne ho,
la pulce di mare le orecchie mi rosicchiò.

Mary, Mary stavolta torno davvero!
Mi manca qualche pezzo ma il cuore è tutto intero.
Sarò il tuo maritino sarai la mia sposina
e mi terrai sul petto dentro una scatolina..

Stefano Benni | Il bar sotto il mare | Matu-Maloa

* l'immagine risalente ai primi anni '40 qui pubblicata, per gentilissima-trafugata concessione di un mio amico carissimo, non fa nessun riferimento alle persone ormai defunte che ne sono protagoniste e a cui si riserva il massimo rispetto sia in vita che in morte, ma solamente vuole rappresentare Mary ed il suo promesso prima che questi diventasse un improbabile maritino tascabile.

1 commento:

  1. Every night, and every morn,
    Some to misery are born.
    Every morn, and every night,
    Some are born to sweet delight.
    Some are born to sweet delight.
    Some are born to endless night.

    William Blake

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