mercoledì 21 agosto 2013

Tim Burton's "The Melancholy Death of Oyster Boy & Other Stories"
poems and illustrations
(1997)




giovedì 8 agosto 2013


Mi capita spesso per motivi di lavoro di recarmi in Abruzzo, in particolare nella zona di Nereto dove nel paesino di Corropoli ho trovato questo ristorante, la Locanda della tradizione abruzzese. Assolutamente da non perdere se si capita da quelle parti. Il menù è molto ricco, le porzioni enormi, i prezzi modici. L'atmosfera è deliziosa (è il tipico ristorante "da matrimonio") a tratti un po' caricata ma decisamente piacevole. Non credo sia un posto adatto a chi ama i pasti leggeri, nel menù si precisa che i tutti (o quasi) i piatti contengono formaggio, ma per chi vuole cimentarsi con la robusta tradizione culinaria di questa regione la Locanda è imperdibile.


I often go for work in Abruzzo, specially in the Nereto area and in the town of Corropoli I found that restaurant, La locanda della tradizione abruzzese. You can't miss it if you go in that area. Menu is rich, portions are huge, and prices not that big. The atmosphere is deliciuos (it's the typical resturant "for the wedding party"), maybe sometimes too strong, but at least pleasant. I don't belive it's a place for who loves light dishes, in the menu infact is written that almost all the plates contain cheese, but for who wants to taste the brawny cook traditions of this region la Locanda is unmissable.








lunedì 5 agosto 2013


Sono sempre felice di leggere libri che hanno qualcosa da insegnare.
Solitamente questo meglio accade con i libri per ragazzi, che credo debbano essere letti soprattutto quando si diventa adulti, per innaffiare il terreno inaridito della fanciullezza, per dare nuovo smalto alla visone ormai robotica della realà.
Poco tempo fa lessi per la prima volta "Il Piccolo Principe". Pagine celebrate da moltissimi dentro alle quali ho trovato una realtà distorta dai significati oscurati da grande tristezza.
Lo scorso anno lessi "Alice nel paese delle meraviglie" e un po' di "Attraverso lo specchio". Libri ultra immaginifici, meravigliosi, ma dai quali non sono riuscita a cogliere molto.
Ho citato questi tre libri per fare un paragone con "Il casello magico" di Norton Juster perché tutti trattano di un viaggio misterioso con lo sfondo di giochi di parole e metafore costellato di personaggi fantastici . Ma in questo libro gli insegnamenti sono chiari ed universali. Infatti non è un caso che sia riconosciuto come un classico della letteratura per ragazzi. Peccato che si senta poco parlare quest'opera del 1961 (almeno in Italia, dove l’ho acquistata per soli 2 euro in un negozio polveroso di libri usati) che nel 2012 è stata inserita tra i 100 migliori titoli dallo School Library Journal.
Le illustrazioni, assolutamente in bianco e nero, irrequiete, semplicemente efficaci, sono di Jules Feiffer, fumettista, cartoonist e vignettista statunitense, vincitore del Pulitzer nel 1986 e meglio noto per le sue strisce politiche e satiriche, poetiche e psicologiche.
Un tesoro, nel tesoro!

I’m always glad to read books that have something to teach.
Usually that better happened with children’s books, that I believe people should read when they grownup, to hose down the dried up childhood field, to glazed the robotic vision of the reality.
Little time ago I red for the first time “The Little Prince”. Celebrated pages by the most, but inside them I found a distort reality with the meanings darkned by sadness.
The past year I red “Alice’s adventures in Wonderland” and few pages of “Through the Looking-Glass, and What Alice found There”. Ultra-fantastic books, fabulous, but I did not catch so much from them.
I spoke about those three books for comparison with “The Phantom Toolbooth” by Norton Juster, because all of them are books about a mysterious journey  with the background of wordplays and metaphors spangled  by imaginary characters. But in that book teaching is clear and universal. It’s a fact that this book is acknowledged as a classic for children’s literature. It’s a shame this book is not so well known (at least in Italy, where I bought it for 2 euros in a second-hand dusty shop) when in 2012 it was one of the top 100 chapter books of all time poll by School Library Journal.
Illustrations, rigorously in black and white, unsettled and simply effective, are by Jules Feiffer, American cartoonist, well known as a syndicate cartoonist, that won the Pulitzer in 1986.
A treasure inside the treasure!




Una parola mal scelta è la messaggera dello sciocco.

Parla appropriatamente o taci saggiamente.

Il silenzio è d'oro.



Avrei dovuto senz'altro mangiare troppo poco troppo adagio, o di gran lunga troppo adagio, o troppo poco troppo in fretta, o averci impiegato tutto il giorno per non mangiare nulla, o aver mangiato tutto in men che non si dica, o occasionalmente aver mangiato qualcosa tutti i momenti o forse avrei dovuto...


...essere smarriti non significa mai non sapere dove si è; 
significa non sapere dove non si è...


-E come sta?
-Non troppo bene, temo.
Sembra che abbia un po' di rumori di fondo


Avrei dovuto saperlo. L'infinito è un luogo estremamente poco socievole;
non vogliono nemmeno favi incontrare due parallele.




e, come avete potuto constatare,
 molte cose sono possibili finché non si sa che sono impossibili.