ho perso una scarpa.
blue navy.
di canvas e corda.
ci avevo attaccato tre bottoncini di madreperla, molto vecchi e molto sottili che appartenevano a qualche nonna, o bisnonna, o lontana morta parente.
così, per fare in modo che mi sembrasse più mia.
l'ho persa in toscana, quando ero in vacanza con alexander/laika. (che ho perso).
ho perso un paio di occhiali.
li avevo prestati a mia nonna insieme ad un altro paio, quando si era operata di una cataratta.
quando il suo occhio è stato meglio li ho ripresi.
per poi perderli.
li ho indossati due estati intere.
dopo averli comprati in cina.
tutti i giorni.
ho perso una pinza per capelli.
mi piaceva da morire.
apparteneva a mia madre.
era stata acquistata verso la fine degli anni '70.
di plastica nera con appiccicati due fiori argento chiaro, molto luminosi.
non ne troverò mai una uguale.
e nemmeno simile.
ho perso due sogni nel cassetto.
ed è inutile che mi illuda che siano finiti in fondo al fondo.
o che siano volati via per poi tornare come gli uccelli sanno fare.
sono spariti.
de-materializzati.
evaporati.
ciao.
no.
addio.
ho perso chi era legato con me per il sangue.
ma è stato meglio così.
ho perso ledo e nico.
eppure non credo di averli mai avuti.
ho perso il cazzo di paul. (e il miglior sesso della mia vita).
ma non ho perso il suo cuore.
ho perso cd e videocassette.
e la mia tesina delle scuole medie.
quella sui sepolcri.
anche se ho qualche sospetto sul dove si trovino.
ho perso la vestaglia blu elettrico.
con quella stampa nera di cerchi dentro quadrati che adoravo.
avevo cambiato tutti i bottoni.
li avevo scelti dorati e neri.
li avevo attaccati con del filo rosso.
ci penso sempre.
continuamente.
ogni giorno è un tormento.
posso aprire l'armadio ma non posso avere il potere di tirarla fuori e metterla.
ricordo quando l'ho persa.
una volta che stavo andando da ponyo.
l'avevo messa in valigia.
l'ho tolta.
l'avevo già indossata per lui.
e lei, offesa, ha deciso di scomparire.
poi ho ho perso ponyo.
è stato come perdere molto sangue e qualche organo interno.
all'inizio.
poi mi è sembrato di perdere tutto.
e vincere tutto.
invece non avevo vinto niente.
non un altro boero.
e nemmeno il biglietto "ritenta sarai più fortunato".
non ho mai perso un treno, una scommessa o me stessa.
probabilmente sarebbe stato meglio.
forse non avrei perso tutto il resto.
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