ci penso spesso vorrei chiamarmi
chissà se mi penso chissà se soffro
se assalto la noia se sto con un altro
se scrivo ancora quel che mi manca
non l'avevo mai fatto prima
non l'avevo mai fatto prima
solo qualche botta
solo
qualche ferita superficiale
la montagna in un cassetto
sotto il cielo d'inverno
e poi il mare in una stanza
so nuotare ma mi stanco
ieri ho ucciso una persona
si proprio io sono stato io
ieri ho ucciso una persona
ed eri tu eri proprio tu
non l'avevo mai fatto prima
ora mi devo immaginare
come in "delitto e castigo"
farò le pulizie di casa
e aspetterò la catarsi
spero che il tempo passi
spero che tu risorga
dai!
ci penso spesso magari un giorno
mi incontro per caso e mi nascondo
magari un giorno mi chiamo e mi dico
è passato il tempo e nient'altro forse
forse andremo oltre i ricordi
o forse andremo oltre i ricordi
fuggiremo insieme
oltre i ricordi
ieri ho ucciso una persona
si proprio io sono stato io
ieri ho ucciso una persona
ed eri tu eri proprio tu
non sono io no non sono io
Dino Fumaretto | Omicidio
martedì 30 aprile 2013
lunedì 22 aprile 2013
teatro annibal caro
civitanova marche (MC) italy
la noia dell'attesa di un acme che arriva lentissimo e con suono
impercettibile è un tempo di torpore inutile, se lo spettatore non
decide di esporsi e farsi intimamente emozionare dal
corpo performante.
the boring wait of an acme that comes slowly and noiseless
is a useless time of numbness, if the spectators do not decide to
expose themselves and let the performing body touch them intimately.
EMILY:
la riflessione di Francesco Marilungo sulla condizione della solitudine
ispiratagli dalla clausura autoimposta e consapevole in cui Emily
Dickinson scelse di vivere.
Francesco Marilungo's cosideration about solitude,
inspired by the Emily Dickinson choise to live her life
in a conscious and voluntary seclusion.
LE(GG)SS:
la coreografia di Masako Matsushita che indaga i temi della
metamorfosi e della percezione del passare del tempo e del
mutamento è interpretata dal movimento minimalista
dei corpi di Daniela Marinucci, Ilaria Battaglioni,
Martina Ferraioli e Martina Torquati.
Masako Matsushita's coreography, that investigates on the themes of
metamophosis and perception of the time and the change,
is interpreted by the minimalistic movements of Daniela Marinucci,
Ilaria Battaglioni, Martina Ferraioli and Martina Torquati's bodies.
BEING\STATI:
la forza di uscire, volare via, da una fisicità limitata dentro allo
spazio concesso da due stampelle, un pezzo che si ispira
alla vita dolorosa e visionaria di Frida Khalo, interpretato da
Giosy Sampaolo da un'idea di Maurizio Rinaldelli Uncinetti.
the force to escape, fly away, from a limited phisicality, from the
space between two metal walking sticks, a piece inspired
by Frida Khalo's full of sorrow and visionary life, preformed by
Giosy Sampaolo from a Maurizio Rinaldelli Uncinetti's idea.
LO-VE:
Michele Giovanelli e Alessandra Zanchi raccontano l'incontro
e quindi l'amore di due individui che si svelano l'uno all'altra
attraverso il movimento.
Michele Giovanelli and Alessandra Zanchi describe the enconunter
and then the love of two persons that disclose themselves to each other
through movement.
sabato 20 aprile 2013
la scelta della giusta acconciatura | the right hairstyle choise
esiste un delicato equilibrio tra la testa e quello che vi si trova sopra, o sotto; l'acconciatore deve creare volumi più o meno pronunciati che non contrastino con i volumi delle tre parti, ma non potrà in alcun modo occuparsi di quello che si trova dentro alla testa.
esiste un delicato equilibrio tra la testa e quello che vi si trova sopra, o sotto; l'acconciatore deve creare volumi più o meno pronunciati che non contrastino con i volumi delle tre parti, ma non potrà in alcun modo occuparsi di quello che si trova dentro alla testa.
there's a delicate balance between the head and what is upon or under it; the hairdressers must create more or less pronounced volumes accordingly to the volumes of the three parts, but they can absolutely not take care of what is inside the head.
venerdì 19 aprile 2013
- E' una notte di stelle..
Chiudi gli occhi..
Chiudi gli occhi..
Cosa vedi?
- Niente.. nemmeno i piccoli buchi di luce sono rimasti stampati sulle retine. Niente.
- Ecco! Non c'è niente da interpretare, immaginare, sperare, cercare o rivivere. Giusto?
Continua a tenerli chiusi..
Vedi bene? Perché stai guardando esattamente l'amore che non hai più.
- It's a starry night..
Close your eyes..
What are you seeing?
- Nothing.. even not the tiny holes of light are still printed on the retinas. Nothing.
- Well! There's nothing to interpret, imagine, hope or find or live again. Right?
Keep your eyes closed..
Do you have a good sight? 'Cause your a looking exactly the love you have no more.
giovedì 18 aprile 2013
Le fiabucce dell'abbandono DUE
Si ricordava dell'amore. Si ricordava di quel tempo in cui non c'erano giorni di pioggia o giorni di sole, ma solamente giorni di amore. Si ricordava della pancia con dentro quel dolore fisico pungente e delizioso. Era simile a quello che provava ora, ma che ora era salito verso il petto e a pugnalare la gola, ora che amore l'aveva abbandonata. Gli diceva sempre "Se tu sei amore e questo è il tuo nome il tuo unico mestiere è amare. Solo questo devi fare in ogni momento di occhi aperti come nel tuo sonno di sogni. Non puoi (tu non puoi!) scegliere di smettere di amare.. me.." Ma lui non ascoltava, non aveva tempo, non gli interessava.
Una mattina finalmente si era svegliata e non gli aveva rivolto la parola. Si spazzolava i capelli dentro allo specchio e aveva capito. Si sarebbe trasformata in Narciso. Avrebbe voluto bene solo a sé stessa. Si sarebbe fatta ammirare nel palazzo di ghiaccio e desideri che avrebbe costruito da sola. Sicura e piena di niente avrebbe avuto tanti (non più uno) amori a cui mai più donare il suo cuore. E non le importava di morire da sola. L'importante era che morisse. Subito.
Abandonement tiny fairy-tales TWO
She remembers love. She remembers that time when there was no days of rain and neither days of sun, but just days of love. She remembers the belly with that phisical pain inside, prickly and delightful. It was similar to the ache she was feeling now, but now it was going up, through the breast, to stab the throat, now, that love forsaken her. She always told him "If you are love and this is the your name, the your only vocation is to love. You just have to do this in every open-eyes moment as during your sleep made of dreams. You can't (you can not!) choose not to love.. me.." But he heard not, he had no time enough, he did not care.
One morning she finally woke up, not a word to him. She was brushing her hair into the mirror and suddently understood. She would turn into Narciso. She would love only herself. She would people admire her into her ice palace she would made. Confident and full of nothing, she would have (not one but) lots of loves and nerver more she would give her heart away. And she does not care to die alone. The most important thing was die. Immediately.
Si ricordava dell'amore. Si ricordava di quel tempo in cui non c'erano giorni di pioggia o giorni di sole, ma solamente giorni di amore. Si ricordava della pancia con dentro quel dolore fisico pungente e delizioso. Era simile a quello che provava ora, ma che ora era salito verso il petto e a pugnalare la gola, ora che amore l'aveva abbandonata. Gli diceva sempre "Se tu sei amore e questo è il tuo nome il tuo unico mestiere è amare. Solo questo devi fare in ogni momento di occhi aperti come nel tuo sonno di sogni. Non puoi (tu non puoi!) scegliere di smettere di amare.. me.." Ma lui non ascoltava, non aveva tempo, non gli interessava.
Una mattina finalmente si era svegliata e non gli aveva rivolto la parola. Si spazzolava i capelli dentro allo specchio e aveva capito. Si sarebbe trasformata in Narciso. Avrebbe voluto bene solo a sé stessa. Si sarebbe fatta ammirare nel palazzo di ghiaccio e desideri che avrebbe costruito da sola. Sicura e piena di niente avrebbe avuto tanti (non più uno) amori a cui mai più donare il suo cuore. E non le importava di morire da sola. L'importante era che morisse. Subito.
Abandonement tiny fairy-tales TWO
She remembers love. She remembers that time when there was no days of rain and neither days of sun, but just days of love. She remembers the belly with that phisical pain inside, prickly and delightful. It was similar to the ache she was feeling now, but now it was going up, through the breast, to stab the throat, now, that love forsaken her. She always told him "If you are love and this is the your name, the your only vocation is to love. You just have to do this in every open-eyes moment as during your sleep made of dreams. You can't (you can not!) choose not to love.. me.." But he heard not, he had no time enough, he did not care.
One morning she finally woke up, not a word to him. She was brushing her hair into the mirror and suddently understood. She would turn into Narciso. She would love only herself. She would people admire her into her ice palace she would made. Confident and full of nothing, she would have (not one but) lots of loves and nerver more she would give her heart away. And she does not care to die alone. The most important thing was die. Immediately.
martedì 16 aprile 2013
Milano 2013 | i Saloni
un foglio di tessuto intrappolato in un foglio di plastica | trapped fabric
un fascio di luce intrappolato in un muro | trapped lights
cemento disarmato | mixed cement
nonna ti rimembro ancora | old memories
realtà alla griglia | grilled reality
pelo peloso | furry fur
stratificazione | stratification
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amore (in)naturale | (un)natural love
macrorganismi e linee organiche | macroorganism and organic lines
un pizzico di surrealismo | a pinch of surrealism
to be continued..
realtà alla griglia | grilled reality
pelo peloso | furry fur
stratificazione | stratification
amore (in)naturale | (un)natural love
macrorganismi e linee organiche | macroorganism and organic lines
un pizzico di surrealismo | a pinch of surrealism
to be continued..
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